Mauritius, la petroliera si spezza in due. Gli esperti: un decennio per ripristinare l’ecosistema

Redazione

L’MV Wakashio si è arenata su una barriera corallina il 25 luglio con 4mila tonnellate di carburante, provocando un’emergenza ecologica

Ci vorrà forse un decennio, secondo diversi esperti, per ripristinare il fragile ecosistema delle Mauritius, dove si sono riversate in mare centinaia di tonnellate di carburante. La petroliera giapponese che le trasportava si è spezzata in due, hanno annunciato le autorità dell’isola. L’MV Wakashio si è arenata su una barriera corallina il 25 luglio con 4mila tonnellate di carburante, provocando un’emergenza ecologica.  La maggior parte del carburante era già stata pompata fuori, hanno segnalato le autorità, ma sabato le condizioni della nave mercantile sono peggiorate. Le Mauritius ospitano barriere coralline di fama mondiale, molto popolari tra i turisti. L’MV Wakashio si è arenata a Pointe d’Esny, noto santuario per la fauna selvatica rara. L’area contiene anche zone umide designate come sito di importanza internazionale dalla convenzione di Ramsar sulle zone umide.  “Intorno alle 16.30 [le 14.30 italiane], è stato osservato un importante distaccamento della sezione di prua della nave”, ha dichiarato sabato il Comitato nazionale di crisi delle Mauritius. Si ritiene che circa 90 tonnellate fossero ancora a bordo della petroliera quando si è spezzata. Le Mauritius hanno preannunciato una richiesta di risarcimento dall’armatore e dalla società di assicurazione della nave: l’azienda giapponese Nagashiki Shipping ha già fatto sapere che si farà carico di questo risarcimento.  Il primo ministro dell’isola, Pravind Jugnauth, ha affermato negli ultimi giorni che più di 3mila delle 4mila tonnellate di petrolio dei serbatoi della nave sono state pompate. 

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