L’appello della Cgil contro il degrado degli alloggi popolari a Scavone

Redazione

Il segretario generale della Cgil Ignazio Giudice torna ad accendere i riflettori sulle precarie condizioni degli alloggi  popolari di Scavone. Nei giorni scorsi un  nuovo sopralluogo. ” Per l’ennesima volta siamo stati presso alcune abitazioni del quartiere Scavone – dice Giudice – e come sempre siamo andati via sconcertati e increduli. Siamo nel 2021, dibattiamo di digitalizzazione, economia sostenibile, industria 4.0, di tutto e di più ma ci sono luoghi del “vivere” dove il tempo si è fermato e noi abbiamo il dovere di non dimenticare perché la politica prolifera sulla mancanza di memoria, di impegno civile, finendo per giocare con la vita delle persone, con i bimbi di questo quartiere assuefatti all’umidità che produce muffa, agli odori indicibili e alla bruttezza degli ambienti”” È utile non perdere altro tempo- aggiunge- non perdersi a polemica, non trasportare la responsabilità ad altri.” .E poi l’appello: Chi può faccia! Si adoperi, perché il tempo non è fattore neutro, non lo è mai stato nelle ore dei bimbi, degli invalidi e non è lo è neppure per le persone sane. Dovete farlo subito e dovete chiedere scusa per le promesse non realizzate che hanno alimentato la sfiducia nello Stato, rendendo più debole e fragile la società, impoverendola di speranza umana. Scavone è l’emblema del degrado, dell’abbandono totale, della non curanza e non è l’unico quartiere. Fare è meglio di dire, fare è sempre meglio di annunciare, fare è ciò che dovete fare”