Bonus 600 euro: chiesto anche da tre consiglieri leghisti della regione Veneto

Redazione

Tra questi cʼè anche il vicepresidente della giunta, Gianluca Forcolin, che però si difende: “Lo ha chiesto la mia socia senza che sapessi nulla e comunque non ho ricevuto un centesimo”

Ci sono due consiglieri regionali della Lega e il vicepresidente della giunta del Veneto tra coloro che hanno chiesto il bonus autonomi all’Inps. Si tratta dei consiglieri Riccardo Barbisan Alessandro Montagnoli e del vice presidente della giunta Gianluca Forcolin. A confermarlo sono state fonti interne al Carroccio veneto. Lunedì il governatore Luca Zaia aveva fatto un appello a tutte le forze politiche per “chiarire la vicenda”.

In questo caso a presentare la domanda per il bonus, peraltro non concesso, per Forcolin, sarebbe stata, sulla base delle sue dichiarazioni, la sua socia. Barbisan ha invece ottenuto il bonus ma ha prodotto documenti che attestano che ha immediatamente devoluto la somma in beneficenza. “Sono socio in uno studio di tributaristi – ha detto Forcolin in una intervista al “Corriere della Sera” -. Senza che lo sapessi la mia socia ha presentato domanda per tutti, dove possibile. Il dato di fatto però è che non ho visto un centesimo, lo sottoscrivo col sangue”. 

Centesimo visto oppure no, bisognerà capire ora quale sarà il futuro di Forcolin. Perché Zaia lunedì era stato chiaro: pur concedendo il beneficio del dubbio a chi ha fatto richiesta del bonus (“Non esprimo giudizi perché ognuno avrà la sua giustificazione, le sue motivazioni”) era stato tranchat per un’eventuale candidatura per le prossime regionali: “Se fosse per me quella persona non la candiderei”. “Resto a disposizione del partito – ha detto Forcolin al “Corriere” -. Voglio augurarmi che cinque anni di integrità e impegno etico e morale non siano messi a repentaglio da una semplice pratica”. 

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