Gioele Mondello, tra domani e sabato l’autopsia. Trovate a Caronia anche un paio di scarpette blu
Redazione
Nella tarda mattinata di mercoledì a Caronia, a circa 200 metri dall’autostrada Messina-Palermo, sono stati trovati resti ossei che potrebbero appartenere a Gioele Mondello, scomparso lo scorso 3 agosto insieme alla madre Viviana Parisi, la dj trovata morta vicino a un traliccio poco distante. Si attende l’esame del Dna per avere la conferma definitiva, ma il Procuratore Angelo Cavallo ha spiegato che ormai non ci sono dubbi. I resti sono compatibili con un bambino dell’età di Gioele. I resti ossei sono stati trovati da un volontario, il carabiniere in congedo Giuseppe Di Bello.
Il certificato medico di Viviana Parisi, psichiatra: “Patologia non vuol dire per forza omicidio-suicidio”
Negli ultimi giorni, in riferimento al giallo di Caronia, si è parlato anche del certificato medico trovato nell’auto di Viviana Parisi datato 17 marzo. Un certificato che fa riferimento a paranoia e crisi mistiche. Cosa vuol dire? Di cosa soffriva la dj morta nei boschi di Caronia? Risponde attraverso il Corriere della Sera Giancarlo Cerveri, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda SocioSanitaria di Lodi. “La paranoia è un disturbo del pensiero che governa la vita mentale della persona che crede reali determinati pensieri”, ha spiegato il professore, parlando di convinzioni di tipo delirante che possono riguardare sé o gli altri. Lo psichiatra parla di “delirio mistico”, l’idea di essere in missione per conto di Dio, disturbo per il quale esistono terapie efficaci. “Come patologia psichica è un sintomo riconosciuto e riguarda persone che soffrono di disturbi deliranti in cui la tematica religiosa diventa incrollabile e inaccessibile alla critica, producendo un impatto sulla vita della persona profondamente marcato”, spiega lo psichiatra. L’adesione ai movimenti religiosi non sarebbe qualcosa che fa parte del delirio mistico, ma è conseguenza dell’insicurezza e della fragilità di alcune persone. Per Cerveri, la patologia psichiatrica non vuol dire per forza omicidio-suicidio: “Il fatto che esista una patologia psichiatrica non necessariamente implica un nesso di causa con gli eventi. Dal punto di vista epidemiologico persone che soffrono di una patologia psichiatrica sono spesso vittime di violenza piuttosto che autori di violenza”, spiega il professore. In assenza di prove è anche possibile che la patologia psichiatrica abbia esposto la dj a una condizione di rischio maggiore: “È possibile che dopo il piccolo incidente Viviana Parisi si sia molto spaventata e possa aver iniziato ad avere comportamenti incoerenti e irrazionali che l’hanno messa in una situazione di maggior pericolo. Inoltre l’infanticidio è in genere commesso nelle fasi successive al parto ed è molto raro quando i figli sono un po’ più grandi”.
Lo sfogo del papà di Gioele: “Per trovarlo 5 ore di lavoro di un volontario rispetto a 15 giorni di 70 esperti”
“Cinque ore di lavoro di un volontario rispetto a 15 giorni di 70 uomini esperti mi fanno sorgere dei dubbi oggettivi sui metodi adottati per le ricerche. La mia non vuole essere una polemica, ma la semplice considerazione di un marito e padre distrutto per la perdita della propria famiglia”. Lo scrive su Facebook Daniele Mondello, papà di Gioele e marito di Viviana Parisi, dopo il ritrovamento nelle campagne di Caronia dei resti che quasi con certezza appartengono al figlio. “Nonostante il dramma che mi ha travolto – scrive – trovo doveroso ringraziare quanti mi hanno aiutato. Dedico un ringraziamento particolare al Signore che ha trovato mio figlio. Se non ci foste stati voi, chissà se e quando lo avremmo ritrovato”. “Viviana e Gioele – conclude- vi ringraziano ed io vi mando un abbraccio enorme, siete stati grandi!”.
Oggi prelievo Dna per il padre di Gioele, tra domani e sabato l’autopsia
Prelievo del Dna per Daniele Mondello oggi per comparare i dati con i resti del bambino trovati ieri mattina nei boschi di Caronia (Messina). Gli investigatori ritengono che si tratti del bambino ma per avere la certezza assoluta serve il Dna del padre. Il marito di Viviana Parisi dovrà anche riconoscere i resti di indumenti trovati sempre ieri a un centinaio di metri dal tronco del bambino e un paio di scarpette blu. Se ne occuperà la Polizia giudiziaria. Come apprende l’Adnkronos, tra domani pomeriggio e sabato mattina sarà poi eseguita l’autopsia sul corpicino. A fare l’autopsia sarà Elvira Spagnolo, lo stesso medico legale che ha eseguito l’esame sulla madre Viviana Parisi.
A Caronia trovate anche un paio di scarpette blu: saranno mostrate al padre di Gioele
Tra gli indumenti trovati ieri vicino ai resti compatibili con un bambino dell’età di Gioele c’erano anche un paio di scarpette blu, il colore che la mamma, la dj Viviana Parisi, aveva scelto per lui. La notizia, riportata inizialmente da alcuni media, è stata confermata da ambienti giudiziari. Oggi, insieme ad altri indumenti trovati nelle campagne di Caronia, saranno mostrati per il riconoscimento al padre del bambino e marito della donna, Daniele Mondello. Sull’uomo sarà eseguito anche un prelievo per permettere un esame comparativo tra il suo Dna e quello dei resti del bambino.
Corpo del piccolo Gioele ritrovato in direzione opposta rispetto a ultime testimonianze
In attesa che l’autopsia e gli accertamenti tramite la prova del Dna confermino che il cadavere ritrovato sia quello del piccolo Gioele Mondello, si cerca di capire cosa sia avvenuto anche sulla base del luogo del ritrovamento del corpo del piccolo. La madre di Gioele, Viviana Parisi, è stata ritrovata al traliccio dell’Enel a qualche centinaio di metri di distanza in linea d’aria. Secondo il testimone che avrebbe visto la donna con il piccolo ancora in vita, Viviana avrebbe attraversato la carreggiata dell’autostrada A20 dopo l’incidente, dirigendosi verso la montagna. Invece i due corpi sono stati trovati entrambi in direzione della strada stradale 113, la zona in cui da giorni proseguono le ricerche. Diversa a quella ipotizzata dalla testimonianza.
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