Covid, nuovo Dpcm rinviato a domani sera: Stato e Regioni trattano su lockdown locali e coprifuoco

Redazione

Entro domani sera il provvedimento per contrastare ulteriormente l’avanzata dei contagi

È in corso il vertice tra il governo e le Regioni per tentare di trovare una linea comune sulle nuove misure da adottare per frenare la nuova ondata del Covid. Alla riunione in videoconferenza, convocata dal ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia, oltre ai governatori e al presidente dell’Anci Antonio Decaro, presenti il commissario straordinario per l’emergenza Domenico Arcuri e il direttore delle emergenze del Dipartimento della Protezione Civile Luigi D’Angelo. 

Questa mattina il premier Giuseppe Conte ha incontrato di nuovo i capi delegazione dei partiti che sostengono il suo governo. Sul tavolo l’ipotesi di un “coprifuoco” su tutto il territorio nazionale alle 21 o alle 22 (l’orario è ancora in corso di valutazione).  Al centro della discussione anche una possibile chiusura dei ristoranti la domenica, scelta contro la quale si è espressa la ministra delle Politiche Agricole Teresa Bellanova, ribadendo la posizione di Italia Viva sul tema. La stessa Bellanova si è detta favorevole a un coprifuoco non prima delle 22.

«Stiamo ragionando su un meccanismo differenziato, rapportato ai rischi di contagio e soprattutto di saturazione del sistema sanitario» aveva detto ieri sera il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini in diretta tv, confermando le indiscrezioni che parlano del governo pronto a varare un nuovo Dpcm anti Covid con misure più forti in quelle Regioni dove l’indice di contagio è maggiore e supera la soglia dell’1,5.

Nel “mirino”, raccontano fonti parlamentari della maggioranza, ci sarebbero Lombardia, Piemonte e Calabria, considerate dall’ultimo report settimanale dell’Iss Regioni a “rischio alto” con, rispettivamente, un’indice Rt a 2,01 1,99 e 1,84, tanto da rientrare nel cosiddetto scenario 4. Uno scenario, che comprenderebbe anche zone, seppur con ‘rischio moderato, di Molise (Rt 2,01), Bolzano (Rt 1,92), Emilia Romagna (Rt 1,6) e Trento (Rt 1,56).

@Lasicilia